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Svelato il mosaico della “Lupa”

23/07/2017

Lo stemma musivo restituito ieri alla città, alla presenza dell’autore Giuseppe Nicolardi

Torna alla città, dopo due mesi di restauri, lo stemma musivo della “Lupa”, realizzato nel 1953 da Giuseppe Nicolardi, al centro dell’ovale di Piazza Sant’Oronzo.

Un’emozione che l’autore ha rivissuto dopo 67 anni, in occasione dello svelamento del mosaico recuperato per iniziativa spontanea dell’impresa Nicolì di Lequile;

la ditta ha deciso di coinvolgere nel progetto un team di esperti composto dal professor Marco Santi, e dalle studentesse del terzo anno della Laurea in conservazione e Restauro dei beni culturali dell’Università di Bologna.

L’opera necessitava di un intervento urgente di manutenzione, del quale la ditta, che fa capo a Valentino Nicolì, si è fatta interamente carico.

“Certi lavori rappresentano la storia e l’identità di Lecce e meritano rispetto. – ha dichiarato Valentino Nicolìquest’opera, invece, ha ricevuto poche cure e si cominciavano a vedere tutti gli effetti di questa mancanza. Quindi ci siamo proposti all’amministrazione perchè volevamo offrire un gesto di attenzione nei confronti della città”.

“Per tutta la durata del cantiere, – ha osservato il soprintendente Piccarretail cubo che ha custodito i lavori del mosaico che è rimasto bianco; non è stato imbrattato. Questo mi ha impressionato favorevolmente e lo considero significativo dell’importanza di questa piazza per la città e per chi la vive”.

Il sindaco Salvemini ha rivolto un ringraziamento alla ditta Nicolì “anche perchè – ha detto – Aver Cura” può essere un manifesto politico; è il richiamo che si fa ai cittadini, agli amministratori di avere attenzione per l’investimento quotidiano della manutenzione; in assenza della quale, opere, spazi, e contenitori pubblici inevitabilmente scivolano nel degrado.

Longanesi diceva che gli italiani sono più appassionati alle inaugurazioni che alle manutenzioni: a noi invece il compito di invertire questa tendenza.

Questo taglio di nastro, – ha aggiunto – non deve essere soltanto un’occasione per celebrare il talento di chi lo ha realizzato, la pazienza di chi lo ha recuperato, ma anche una sollecitazione all’intelligenza di noi leccesi, perchè lo sappiamo custodire negli anni a venire. Ringrazio l’impresa Nicolì anche per aver trasferito un’idea di sponsorizzazione che investe sugli spazi pubblici senza autocelebrazioni. La sobrietà con la quale ha lavorato a favore della città è un modo di fare che io apprezzo particolarmente”.

La Gazzetta del Mezzogiorno - Gazzetta di Lecce

23 Luglio 2017 di Piero Bacca

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