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Via alle visite da “capogiro” alla facciata di Santa Croce

09/04/2017

Visita da capogiro a Santa Croce, in tutti i sensi. Sono cominciati i lavori di restauro della Basilica, ma il fatto eccezionale sta nell’iniziativa che ha adottato la ditta per consentire ugualmente la visita al monumento.

Anzi, l’ha resa un’occasione eccezionale, realizzando un’ascensore che permette ai turisti di salire sulle impalcature e vedere da vicino la ricchezza decorativa della facciata e, soprattutto, il grande rosone con quattro cornici concentriche con testine di angeli alati, di fiori di loto, di frutta. Una possibilità – e un’emozione – che non dovrebbero perdere neanche i leccesi.

I primi ad ammirare i pregiati fregi barocchi sono stati, ieri mattina, l’Arcivescovo Domenico D’Ambrosio; l’assessore regionale a turismo e cultura, Loredana Capone; la soprintendente, Maria Piccarreta; il funzionario territoriale della soprintendenza, Giovanna Cacudi; il responsabile unico per il procedimento dell’Arcidiocesi di Lecce, Giuseppe Fiorillo; il titolare della ditta aggiudicataria dell’appalto, Valentino Nicolì.

“Il restauro non deve impedire la visita del monumento, creando un danno – ha sostenuto l’assessore Capone – qui la ditta è andata oltre la ormai consueta riproduzione dell’immagine del monumento sul telo che ricopre il cantiere, ma ha realizzato un’occasione per consentire a tutti di vedere ciò che normalmente non si può”.

Un’occasione talmente ghiotta che l’arcivescovo ha strappato all’assessore l’impegno della Regione a realizzare una struttura simile per visitare il campanile del Duomo.

Comunque, le visite guidate sulle impalcature per ammirare la facciata sono gratuite e consentite anche a disabili e minori.

Sono previste tre fermate al quarto, al sesto ed all’ottavo ponte (ma per poter ammirare il rosone bisognerà poi scendere una rampa a piedi).

Sarà importante prenotarsi sul sito o attraverso il totem multimediale che si trova a ridosso del cantiere.

L’intervento di restauro è stato finanziato dalla Regione per due milioni di euro.

Prevede il restauro della facciata e della controfacciata, degli altari della navata laterale destra, dei parametri murari interni alla navata destra, delle cappelle, della casa canonica, della campanaria, delle coperture della basilica fino all’installazione di un dispositivo di allontanamento volatili a onde elettromagnetiche e all’illuminazione artistica della facciata.

Monsignor D’Ambrosio ha ricordato che il finanziamento regionale era stato originariamente destinato su quattro cattedrali Pugliesi:

  • Foggia
  • Bari
  • Taranto
  • Lecce.

E’ stata la sovrintendenza ad evidenziare la priorità del restauro di Santa Croce. “E noi abbiamo avuto difficoltà a “dirottare” i fondi” ha detto l’arcivescovo.

La Gazzetta del Mezzogiorno - La Gazzetta di Lecce

09 Aprile 2017 di Emanuela Tommasi