Chiesa di Sant’Angelo – Lecce

CHIESA DI SANT’ANGELO – LECCE

Il convento e chiesa de’ PP. Agostiniani, detto S. Angelo, fu fondato nell’anno 1061; l’edificio sacro in origine era fuori le mura della città, con l’ampliamento e allargamento dell’area murata la chiesa risultò all’interno delle mura. Fu dedicata a S. Michele Arcangelo e la consacrazione della chiesa avvenne nel 1300. Trecento anni dopo, le pessime condizioni strutturali necessitarono di un rifacimento parziale delle parti costitutive del complesso. Tutto ciò purtroppo non bastò, e nel 1663 la chiesa di S. Angelo dovette essere totalmente ricostruita.

Il prospetto, rimasto incompiuto nella parte superiore, presenta nella parte inferiore una ripartizione in cinque parti, mediante lesene doppie e colonne con fusti scanalati decorati da puttini e fregi tra i capitelli e nicchie vuote incorniciate. Il portale d’ingresso centrale è coronato da un timpano curvilineo, al di sopra del quale è collocata una statua della Madonna col Bambino affiancata da due angeli.

La trabeazione, che divide orizzontalmente la facciata e riccamente decorata con putti, aquile e leoni, riporta l’iscrizione, con le lettere sorrette da putti, aquile e leoni, Deiparae Constantinopolitanae ab initio dicatum et readificatum 1663.

Il prospetto principale è realizzato in pietra leccese; il ricco apparato scultoreo presentava diversi fenomeni di degrado legati alle caratteristiche della pietra ed alla esposizione all’azione degli agenti meteorici: erosione ed alveolizzazione che in alcuni casi hanno provocato la perdita di porzioni di modellato.

Al di sopra della fascia di trabeazione, il secondo ordine era interessato prevalentemente da una diffusa colonizzazione biologica. In corso d’opera, da un’osservazione ravvicinata delle parti superiori della facciata è stata rilevata una estesa diffusione di scagliature e piccoli frammenti in fase di distacco.

Gli interventi  di restauro, mirati a riconferire al materiale lapideo le giuste caratteristiche di coesione e la ricomposizione materica, sono consistiti principalmente : pulitura con rimozione di depositi incoerenti o debolmente coerenti , trattamento delle superfici con biocida e lavaggio con spazzolatura eseguita con spazzole morbide, rimozione mediante impacchi de delle incrostazioni, imperneazione degli elementi lesionati o fratturati ; protezione superficiale con velature a base di scialbi di calce adeguatamente pigmentata con terre naturali, che hanno comunque preservato le patine presenti e il cromatismo naturale della pietra.

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